La legge “rifiuti ZERO” si pone il fine di ridurre i rifiuti attraverso l'eliminazione degli sprechi, incentivando il riuso e il recupero dei materiali e il loro riciclaggio, quindi di eliminare, tendendo a zero, il ricorso allo smaltimento in discariche e inceneritori (questi ultimi classificati dal Testo Unico Sanitario come “impianti insalubri di classe I°) come del resto chiede il Programma europeo d'azione per l'ambiente e la nuova direttiva quadro sui rifiuti dove ci si prefigge lo scopo di “... abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili...”.
Per ottenere questi risultati la legge introduce (in estrema sintesi):
- raccolta differenziata porta a porta
- tariffe “puntuali” ovvero, far pagare la tassa sui rifiuti in base alla quantità e qualità dei rifiuti, per stimolare a produrne meno e a dividerli di più
- tassazione incentivante al riuso e riciclaggio (IVA agevolata per materiali riciclati e riusati rispetto a beni prodotti con materiale vergine)
- moratoria sugli inceneritori: sospensione fino al 2020 di tutte le autorizzazioni in itinere per impianti di incenerimento e combustione di rifiuti
- revoca degli incentivi all'incenerimento (revocate le misure CIP6 e certificati verdi)
- 3 livelli di tassazione differenziati per disincentivare il conferimento in discarica e incenerimento e quindi premiare le pratiche virtuose messe in campo da comuni virtuosi in modo che anche la bolletta dei cittadini sia più leggera.
- incompatibilità tra gestione della raccolta, gestione dello smaltimento e gestione del riciclo, per eliminare palesi conflitti di interesse che si verificano quando chi raccoglie i rifiuti ha anche un interesse a conferirli in discarica o inceneritore.
- una tassa per le industrie che utilizzano contenitori per bevande (”vuoto a perdere”) di cui non è previsto il ritiro diretto ai fini della riutilizzazione che andrà a finanziare la riconversione impiantistica industriale legata a riuso, riciclaggio e compostaggio.
- superamento del monopolio del consorzio Conai per l'istituzione di altri soggetti di piccole e medie imprese locali per la gestione e raccolta degli imballaggi
- un piano di monitoraggio sanitario che applichi il principio di prevenzione
- incentivi alla pubblica amministrazione affinché acquisti beni prodotti con materiali riciclati.
- piani per ridurre gli sprechi alimentari attraverso: banche alimentari per la raccolta del surplus e degli alimenti in scadenza gestite dai Comuni; compostaggio di caseggiato o di zona nelle aree di verde pubblico più grandi di 1 ettaro.
- garanzie per l'accesso all'informazione e partecipazione dei cittadini
Il testo integrale del Disegno di Legge, commenti e materiale vario sono disponibili sul sito www.leggerifiutizero.it/
Nessun commento:
Posta un commento