mercoledì 12 dicembre 2012

A Siena prima assemblea di "Cambiare si può" per creare il Quarto polo alle politiche 2013

Domani sera a Siena prima assemblea provinciale della campagna "Cambiare si puo', noi ci siamo" (giovedì 13, ore 20.30 alla Corte dei Miracoli, ex ospedale psichiatrico, via Roma 56, Siena) finalizzata alla costituzione di una lista di cittadinanza per le elezioni politiche 2013 che sia alternativa alle politiche neo-liberiste (www.cambiaresipuo.net).

Anche a Siena è stato raccolto l'appello lanciato a Roma il 1 dicembre durante il primo incontro nazionale di "Cambiare si puo'", al quale hanno aderito, tra gli altri, il magistrato Antonio Ingroia e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. In questi giorni in tutta Italia si stanno organizzando più di 100 assemblee per verificare la possibilità di dare vita, dal basso, in modo democratico, ad un "quarto polo". Le assemblee sui territori dovranno pronunciarsi su alcuni punti del programma (No all'Europa delle banche; rinegoziazione del debito; reddito di cittadinanza; mantenimento welfare, riconversione ecologica; difesa dei beni comuni contro le privatizzazioni, no alla guerra) ed elaborare criteri per la definizione delle candidature di cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza a schieramenti politici.

Durante l'incontro, preparatorio per l'assemblea regionale prevista a Firenze sabato 15 dicembre alle ore 15 (Circolo Arci Il Progresso, Via Vittorio Emanuele II, 135), non verranno eletti delegati, ma sarà avviata la discussione per raccogliere proposte, idee, adesioni; inoltre, sarà creato un coordinamento organizzativo.

Il momento di sintesi delle assemblee sui territori sarà l'assemblea nazionale convocata per il 22 dicembre, durante la quale verranno decisi i passaggi futuri (programma della lista, nome, simbolo).

Per il comitato promotore di “Cambiare si puo'! Noi ci siamo”

Laura Vigni (tra i "70" promotori), Francesco Andreini, Gianluca Failli, Matteo Mascherini, Daniela Passeri

Info: tel. 335.7113019

lunedì 10 dicembre 2012

"Cambiare si può" - Assemblee del 14-16 dicembre

Dal 1° dicembre, quando le assemblee per il lancio sul territorio di “Cambiare si può” del 14-16 dicembre sono state varate, sono intervenuti diversi fatti nuovi. Uno ci riguarda direttamente: ad oggi sono in preparazione ben 84 assemblee e l’integrazione tra i promotori (singoli e forze organizzate) procede in maniera soddisfacente, pur scontando fisiologiche difficoltà determinate da esperienze e incomprensioni del passato; è un fatto molto positivo perché significa che l’idea e il progetto funzionano e possono crescere ancora. Parallelamente c’è un continuo mutamento del contesto con un precipitare della crisi e l’ormai certa anticipazione del voto (anche se ancora indeterminato nella data): è un fatto che non possiamo ignorare e che ci impone di stringere i tempi e, quando avremo un quadro di riferimento temporale più chiaro (e comunque a partire dalla prossime assemblee), di valutare l’incidenza dei tempi sulla qualità dell’iniziativa.
In questa prospettiva e per rispondere alle molte richieste può essere utile fornire alcune indicazioni per dare alle assemblee una prospettiva unitaria, fermo che un cantiere politico come il nostro si alimenta dal basso e che le assemblee non devono limitarsi a formalizzare scelte già fatte ma avere un vero e proprio carattere costituente:
  1. la discussione delle assemblee – in particolare nel contesto di cui si è detto – non potrà che essere a tutto campo e dovrà estendersi anche alle tappe dell’impresa. A questo fine è opportuno che si tengano presenti alcuni dati di fatto:
    1. se le elezioni saranno il 10 marzo il decreto presidenziale di convocazione dei comizi elettorali, che deve essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale almeno 45 giorni prima delle elezioni, interverrà, se non prima, il 24 gennaio. Ciò significa che tra il 25 e il 28 gennaio dovranno essere depositati al Ministero dell’interno i contrassegni delle liste eentro il 4 e il 5 febbraio (35° e 34° giorno precedente le elezioni) dovranno essere raccolte, autenticate e depositate circa 80.000 firme di presentazione, pari a un numero variabile tra le 1.500 e le 4.000 a seconda delle circoscrizioni elettorali (che sono, per la Camera, 27). Se poi la data del voto dovesse essere anticipata – come oggi si dice da più parti – al 24 febbraio tutto sarebbe anticipato di 15 giorni e, dunque, le liste dovrebbero essere presentate intorno al 20 gennaio;
    2. i tempi che abbiamo di fronte sono, dunque, strettissimi: entro la fine dell’anno (e, dunque, con l’assemblea del 22 dicembre o immediatamente dopo) dovremo avere un nome, un simbolo, dei criteri per la designazione dei candidati, un comitato di garanti (composto da persone che non si presenteranno alle elezioni) per seguire la formazione delle liste, una segreteria organizzativa nazionale (che coordini le operazioni materiali necessarie, la comunicazione, il sito etc.). Quanto ai criteri per la designazione dei candidati e la formazione delle liste va ribadito il rifiuto di ogni logica di contrattazione e lottizzazione: le candidature devono avere un segno di forte discontinuità rispetto al passato e devono essere individuate con la massima pubblicità e con il coinvolgimento e l’approvazione finale dei territori;
    3. una campagna elettorale costa e noi – orgogliosamente – siamo senza soldi e finanziamenti. Ciò richiede che si attivino dei meccanismi di autofinanziamento a partire dalle assemblee (tenendo presente che 20 euro a testa da parte di 10.000 persone bastano a fare 200.000 euro: insufficienti per la campagna, ma sufficienti per una buona partenza).
  2. le assemblee sono la prima presentazione di “Cambiare si può” ai cittadini che vogliamo coinvolgere nel progetto. Ciò significa che è opportuna l’introduzione informativa di uno dei promotori o di qualcun altro già coinvolto nella campagna e, possibilmente, la diffusione del documento costitutivo o la proiezione di alcuni passaggi dell’assemblea di Roma (tutti reperibili sul sito) anche per ribadire il carattere radicalmente alternativo del nostro progetto. Inoltre è importante che le assemblee abbiano carattere aperto, cioè che si discuta non tanto di noi quanto delle prospettive che vogliamo aprire nella scena politica e delle modalità per rendere praticabile l’impresa (tenendo conto – altro dato conoscitivo necessario – che il numero minimo di voti per avere una rappresentanza alla Camera – dove c’è, secondo la legge vigente, la soglia minima del 4% – è di circa 1.500.000 voti).
  3. come contributo alla discussione e prima base di uno schema di programma, proponiamo di seguito una bozza di 10 punti irrinunciabili da sottoporre all’assemblea per valutazioni e integrazioni;
  4. le assemblee dovranno anche discutere la struttura della campagna “Cambiare si può” e le regole per definire le liste dei candidati in caso di partecipazione alle elezioni, a partire da alcuni punti fermi fissati nel documento costitutivo: il carattere di originalità del progetto (che non può essere la semplice sommatoria di articolazioni preesistenti), il segno di novità nelle candidature (in termini di netta discontinuità rispetto al passato), la designazione dei candidati in modo pubblico e trasparente;
  5. è importante che all’esito dell’assemblea (o della sua fase preparatoria) si individuino per ogni realtà territoriale un coordinamento organizzativo in modo da costruire una rete operativa immediatamente e facilmente attivabile (posto che una impresa che nasce dal basso deve valorizzarne le indicazioni ed essere in grado di coordinarle).

Buone assemblee!
Livio Pepino, Battisti Bengasi, Marco Revelli, Massimo Torelli, Sergio Labate, Lorenzo Guadagnucci, Teresa Masciopinto


10 punti programmatici minimi irrinunciabili

  1. Sì a un’Europa dei cittadini, alla rinegoziazione del debito pubblico e delle normative europee al riguardo attraverso una alleanza dei Paesi mediterranei oggi devastati dalla crisi e a un progetto di riconversione di ampi settori dell’economia in grado di rilanciare l’occupazione con migliaia di piccole opere di evidente e immediata utilità collettiva. No all’Europa delle banche e dei banchieri e delle politiche recessive in atto.
  2. Sì a un grande progetto di riconversione ecologica dell’economia e di riassetto del territorio nazionale e dei suoi usi per garantire la sicurezza dei cittadini e la riduzione del consumo di suoli agricoli. No alle grandi opere (dal Tav Torino-Lione al Ponte sullo stretto e al proliferare di autostrade e raccordi) inutili, dannose all’ambiente e alla salute ed economicamente insostenibili.
  3. No a contrazione del lavoro e al precariato e alla riduzione di fatto dei salari e delle pensioni. Sì al ripristino delle tutele del lavoro e dei lavoratori cancellate dai Governi Berlusconi e Monti (anche con sostegno ai referendum) e alla sperimentazione di modalità di creazione diretta di occupazione, anche in ambito locale, all’introduzione di un reddito di cittadinanza, al potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce più deboli e dei presidi dello stato sociale (nella prospettiva di un welfare dei diritti e non di forme di assistenzialismo caritatevole).
  4. No agli attuali costi fuori controllo della politica e alla rappresentanza come mestiere. Sì alla autonomizzazione della politica dal denaro, all’abbattimento dei relativi costi, alla previsione di un tetto massimo per i compensi pubblici e privati, all’azzeramento delle indennità aggiuntive della retribuzione per ogni titolare di funzioni pubbliche.
  5. Si a un’imposizione fiscale più incisiva sui redditi elevati, sui patrimoni e sulle rendite finanziarie (con estensione alle proprietà ecclesiastiche). No ad aumenti delle imposte indirette e a inasprimenti della fiscalità nei confronti dei redditi medio-bassi.
  6. Sì a un’azione di ripristino della legalità, di contrasto della criminalità organizzata, dell’evasione fiscale e della corruzione con recupero di risorse da destinare a un welfare potenziato e risanato dal clientelismo. No alle politiche dei condoni e alle leggi ad personam.
  7. No a tutte le operazioni di guerra e drastica riduzione delle spese militari. Sì alla destinazione dei corrispondenti risparmi e di risorse adeguate a sanità, scuola pubblica, ricerca e innovazione (nella convinzione che sapere e istruzione sono prerequisito della democrazia e intervento strategico).
  8. Sì a politiche di valorizzazione dei beni comuni e a forme di sostegno e promozione delle esperienze di economie di cooperazione e solidarietà. No allo svuotamento di fatto dei referendum del 2011 e alla vendita ai privati dei servizi pubblici locali.
  9. No ad ogni forma di discriminazione e di razzismo (e alle leggi che ne sono espressione, a cominciare dalla Bossi-Fini). Sì al pieno riconoscimento dei diritti civili degli individui e delle coppie a prescindere dal genere, a una cultura delle differenze, a politiche migratorie accoglienti e all’accesso alla cittadinanza per tutti i nati in Italia.
  10. Sì a una riforma democratica dell’informazione e del sistema radiotelevisivo che ne spezzi l’attuale subordinazione al potere economico-finanziario. No al conflitto di interessi e alla concentrazione dell’informazione.

giovedì 29 novembre 2012

Cambiare si può - Come funzionerà l'assemblea del 1° dicembre



L'assemblea del 1° dicembre si avvicina ed è un momento fondamentale del nostro percorso. Ci sembra dunque opportuno prepararla anche con una congrua informazione.
L'assemblea comincerà alle 10.30 puntuali (mezz'ora dopo l'orario inizialmente comunicato per consentire gli arrivi, concentrati nella mattinata dato lo sciopero dei treni del giorno precedente) e finirà alle 17.15 (per esigenze del teatro).
I lavori saranno introdotti - questa la scelta di chi la sta organizzando - da una relazione di Livio Pepino (di 12 minuti), che Livio cercherà di scrivere e di mandare in anticipo a tutti i firmatari, mentre le conclusioni (della stessa durata) saranno tratte da Marco Revelli.
Non faremo nessuna pausa per il pranzo e prevediamo interventi della durata massima di 6 minuti.
Ciò consentirà lo svolgimento di 45-48 interventi, cercando - con la ingrata regia del comitato di presidenza - di dare spazio a promotori, firmatari, ospiti etc. Gli interventi saranno dunque molti ma non tutti quelli che lo desiderano potranno intervenire. Ciò è inevitabile avendo a disposizione solo una giornata.
Per consentire a tutti di dare un contributo abbiamo, peraltro, previsto che chi vuole può mandarci una sintesi in dieci righe ( max 600 caratteri) di quel che vorrebbe dire, scrivendo alla mail info@cambiaresipuo.net. In allegato a questo contributo comunicaci anche se richiedi di intervenire (il tutto entro venerdì 30 alle 12.00).
Metteremo tutti gli interventi sul sito (già prima dell'assemblea) e li faremo scorrere nel teatro su uno schermo. Non è la stessa cosa ma è anche questa una forma di partecipazione.
Venite numerosi!

Lo staff di Cambiare si può

mercoledì 28 novembre 2012

Conferenza Stampa Diffusa

Giovedì 29 novembre in più di 33 città italiane (Novara, Torino, Asti, Brescia, Udine, Padova, Vicenza, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Ravenna, Ferrara, Genova, Siena, Livorno, Grosseto, Firenze, Pistoia, Perugia, Pescara, Napoli, Benevento, Campobasso, Matera, Bari, Taranto, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Palermo, Catania, Sassari, Cagliari) faremo una conferenza stampa in contemporanea, per presentarci, per presentare il contributo programmatico e il nostro giudizio sulle primarie.

La data scelta non è casuale, siamo nel mezzo ai 2 turni delle primarie (a cui non abbiamo partecipato) e a 2 giorni dall’importante assemblea promossa da “Cambiare si può” il 1 dicembre a Roma.

Questo il comunicato stampa che verrrà distribuito.

La conferenza stampa di ALBA Siena è convocata per giovedì 29 novembre alle ore 12 presso il bar IL PALIO  in piazza del Campo 

domenica 18 novembre 2012

A.L.B.A. aderisce a ‘Cambiare si può’


A.L.B.A. appoggia la campagna ‘Cambiare si può’ indirizzata a promuovere la presenza di un quarto polo autorevole e credibile nelle prossime elezioni politiche, sottolineando la necessità che esso rappresenti con chiarezza un segno di netta discontinuità con le esperienze politiche del passato.

Per questo si adopera per sostenere la campagna delle adesioni individuali, promuove la partecipazione alla prima assemblea del 1° dicembre, sostiene nei territori incontri di promozione della campagna.
http://www.cambiaresipuo.net/

mercoledì 14 novembre 2012

Programma dei lavori dell’Assemblea Nazionale di Alba

ASSEMBLEA NAZIONALE DI ALBA- 17/18 NOVEMBRE- ROMA
Auditorium Via Rieti 13
PROGRAMMA DEI LAVORI
SABATO 17 NOVEMBRE

10.00
accoglienza e registrazione
L’incontro è aperto a tutt* , hanno diritto di voto gli/le aderenti ad Alba, che hanno sottoscritto sul sito alla data del 9 novembre 2012.

11.30 -13.30
SESSIONE DI APERTURA
presentazione dei lavori complessivi
intervento introduttivo
intervento di Sandro Medici- candidato sindaco Comune di Roma
intervento su Referendum

presentazione lavori su STATUTO
presentazione delle modalità e dei criteri di rinnovo esecutivo
votazione sui criteri per modalità e criteri di rinnovo esecutivo
elezioni COMMISSIONI STATUTO ED ELETTORALE*

ripresa 14.30:
SESSIONE “Verso il 2013”
Confronto su prossima scadenza elettorale, su Campagna Cambiare di può, sul ruolo di ALBA- proposte programmatiche e quali regole.
( 25 interventi da 6 minuti)

ore 17.00-19.30
STATUTO  e rinnovo Comitato Operativo
Votazioni su emendamenti allo Statuto e sullo Statuto nel suo complesso.
Votazione sulle modalità di elezione dell’esecutivo, sulla base di quanto emerso nella Commissione elettorale che ha lavorato nella giornata.**

***************

DOMENICA 18 NOVEMBRE

9.30-10.30
Votazione Comitato Operativo rinnovato

10.30
SESSIONE VERSO IL 2013- DECISIONI
continua la DISCUSSIONE della sessione del sabato pomeriggio (25 interventi da 6 minuti)- presentazione delle mozioni

ore 13
- votazione su percorsi elettorali, sul sostegno di ALBA alla campagna 'Cambiare si può' e su documenti programmatici.

14.00 chiusura lavori


*è a disposizone una sala per i lavori delle commissioni e chiarimenti necessari
**se poi, in base allo statuto approvato, e alle modalità di voto approvate dall’assemblea, il lavoro della commissione lo consente si può prevedere la possibilità di votazione anticipata per chi non potrà essere presente la Domenica

martedì 13 novembre 2012

Riunione giovedì 15 novembre

Il prossimo incontro di ALBA Siena è per GIOVEDI' 15, ore 20.30 (in luogo da definire).

ODG (come sempre aperto)
  • l'assemblea di ROMA ( sabato 17 e domenica 18 novembre) con votazione statuto e referendum su campagna "Cambiare si puo'".
  • vertenza sulle ferrovie regionali e costituzione di un nodo tematico nazionale sulla questione dei trasporti
  • costituzione dei nodo tematico nazionale sulla sanità
  • varie ed eventuali


SE POSSIBILE, SIETE PREGATI DI AVVISARE SE INTENDETE PARTECIPARE.

lunedì 12 novembre 2012

Vigni: "I lavoratori vittime del sistema di potere"

riceviamo e pubblichiamo:

DICHIARAZIONE DI LAURA VIGNI – 11 NOVEMBRE 2012
I LAVORATORI DELLA BANCA MONTE DEI PASCHI, DEL CONSORZIO OPERATIVO, DELLA SIENA BIOTECH, DELL’UNIVERSITÀ, DEL SANTA MARIA DELLA SCALA E DELL’AEROPORTO VITTIME DEL SISTEMA DI POTERE.

Giorno dopo giorno si fanno sempre più evidenti le conseguenze negative sui lavoratori delle politiche adottate in questi anni dalla Banca Monte dei Paschi e dalla Fondazione, lasciati al loro destino dalle forze politiche che ne hanno condizionato per anni le scelte e adesso incapaci di prospettare soluzioni che rendano meno drammatico l’impatto sulla vita dei dipendenti e sul futuro economico della città.

Siamo vicini ai lavoratori del Monte dei Paschi e a quelli del Consorzio Operativo, vittime sia di scelte sciagurate da parte del management, sia di una crisi europea che avrebbe potuto farsi sentire meno, se fossero state compiute scelte più interessate al bene delle strutture che non alla spartizione del potere.

Il Circolo Città Domani si è impegnato molto a denunciare i pericoli, studiando i problemi ed avanzando proposte alternative anche dirompenti, ma la scelta dell’ex Sindaco Ceccuzzi di nominare Profumo alla presidenza della banca ha reso ogni tentativo del tutto vano e inascoltato.

Abbiamo lavorato nell’Osservatorio Civico, abbiamo sostenuto l’Associazione dei Piccoli Azionisti, impegnando tutte le nostre energie, e se fosse stato raggiunto un maggior coordinamento forse la nostra presenza all’assemblea della Banca avrebbe potuto pesare maggiormente.

In questa fase cruciale della battaglia sindacale, siamo disponibili a dare il nostro contributo politico anche incontrando i lavoratori e le organizzazioni sindacali della banca, cui vorremmo non esprimere generica solidarietà ma presentare le nostre idee per uscire dalla crisi e le nostre valutazioni.

Altra questione riguardante l’utilizzo sciagurato delle risorse della Banca Monte dei Paschi è il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano, costato negli anni molti milioni di euro, e adesso infine abbandonato. Mentre esprimiamo soddisfazione per un risultato il cui merito va soprattutto ai cittadini del Comitato contro l’ampliamento, ci rendiamo conto che i soli a pagare saranno i lavoratori, di cui gli enti proprietari dell’aeroporto si sono completamente disinteressati, salvo strumentalizzarne la preoccupazione per prospettare soluzioni di ripiego, altrettanto prive di futuro. Gli enti locali dovranno adesso impegnarsi per ripensare il sistema delle comunicazioni di Siena con gli aeroporti della Toscana e, per quanto riguarda l’area di Ampugnano, far maturare prospettive nuove di utilizzo, che prefigurino anche nuove occasioni di lavoro.

Altri lavoratori che stanno pagando per scelte errate sono quelli della Siena Biotech, un progetto cui la Fondazione Monte dei Paschi ha destinato negli anni delle vacche grasse cifre esagerate senza controllo, ma anche dotandola di strumentazioni d’avanguardia. Noi crediamo che l’impegno nella ricerca sulle neuroscienze e per la creazione di nuovi medicinali sia un patrimonio che la nostra città non debba perdere, anche perché può rappresentare una prospettiva di ripresa in un momento di recessione.

La ricerca di base è lenta e spesso occorrono tempi lunghi per vedere risultati, ma selezionando partner nuovi, mettendo a disposizione di altre strutture le strumentazioni d’avanguardia, collaborando maggiormente con il policlinico, possono intravedersi prospettive positive per il futuro. Per questo non vorremmo che il progetto Siena Biotech venisse abbandonato, sia per i lavoratori di alta qualificazione che vi operano e che sarebbero costretti a portare altrove le loro competenze, sia per il futuro economico di questa città che deve avere nella ricerca di alto livello uno dei suoi punti di forza.

Il futuro resta più che mai incerto anche per i lavoratori delle cooperative Zelig ed Elicona in forza al Santa Maria della Scala che dal primo settembre hanno subito in larga parte la cassa integrazione o il licenziamento e a tutt’oggi non riescono a intravedere alcuna prospettiva, neppure di corto respiro, dato che il bando di gara tanto atteso non è stato ancora pubblicato dal Comune.

Il dissesto dell’Università, frutto di quasi trent’anni di cattiva amministrazione e di scelte più che opinabili, ha portato infine – oltre che a un impoverimento della capacità di fare didattica, ricerca e garantire servizi – a una situazione desolante per quanto riguarda il lavoro. Dapprima si è infatti provveduto a liquidare i precari della ricerca e della didattica, gli stabilizzandi e i dipendenti delle cooperative (anche quelle sociali); poi si è messo le mani direttamente nelle tasche dei dipendenti sottraendo loro il salario accessorio, mentre la ricorrente carenza di liquidità ha reso talvolta incerto perfino il pagamento degli stipendi.

I programmi di riassestamento del bilancio non convincono soprattutto perché i sacrifici non sono equamente distribuiti e il sistema di potere sembra perpetuarsi nelle stesse logiche del passato.

Occorre ora un impegno straordinario per cercare soluzioni a tutti questi problemi del lavoro, a partire da un diverso modo di intendere la pubblica amministrazione, dove c’è bisogno di affermare un’etica dell’interesse generale e della cosa pubblica. Non è più tempo di promesse e soluzioni individuali, che hanno moralmente distrutto la capacità di agire della politica a Siena. E’ tempo di azioni collettive e forte mobilitazione, unica strada per individuare sbocchi e soluzioni concrete.

Laura Vigni

martedì 6 novembre 2012

L'Appello "Cambiare si può! Noi ci siamo"

E' stato diffuso in queste ore l'appello/campagna "Cambiare si può! Noi ci siamo", per una presenza elettorale alternativa alle elezioni.
E' possibile prendere visione dell'appello a questo pagina: Cambiare si può! Noi ci siamo
L'appello è stato sottoscritto da un insieme molto ampio di persone con storie diverse, tra questi primi firmatari è presente anche Laura Vigni, consigliere nella passata amministrazione comunale di Siena.

lunedì 5 novembre 2012

Riunione 7 novembre

Mercoledì 7 novembre è indetta, alle ore 21, presso il circolo Città Domani (in via Aretina 61 a Siena) la riunione del nodo di ALBA.

La riunione verterà principalmente sul tema delle prossime amministrative del 2013.

lunedì 22 ottobre 2012

Riunione giovedì 25 ottobre

Coerenti con il proposito di essere "nomadi", convochiamo la prossima riunione del nodo di ALBA Siena

presso la sede ANMIC - Vicolo degli Umiliati 12 (piazza del Sale)
(luogo dei nostri primi incontri)

GIOVEDI' 25 OTTOBRE - ore 21 (puntuali) Questo l'Ordine del Giorno:
  • aggiornamento sul percorso 2013 verso le politiche
  • discussione sul programma per le amministrative (rifiuti, trasporti, partecipazione, etc)
  • aggiornamento sulla campagna referendaria art 8 e art. 18
  • il blog di Alba Siena
  • forme di auto-finanziamento; tesoreria;
  • varie ed eventuali



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venerdì 19 ottobre 2012

PARTY :: Partecipazione Attiva Riunendo Tavoli Interagenti

E' finalmente uscito il libro in cui abbiamo voluto dare una prima sistematizzazione al metodo PARTY, usato a Parma, nel corso dell'Assemblea nazionale di A.L.B.A.. Nel testo ricapitoliamo le precedenti occasioni in cui il metodo è stato applicato, con una dettagliata analisi delle circostanze. Inoltre, cercando di individuarne punti di forza e punti di debolezza, vogliamo offrire una sorta di "cassetta degli attrezzi" a chi lo vorrà applicare.

Perché questo libro? Dei tre diversi metodi di democrazia partecipativa indicati nel Manifesto di A.L.B.A., due sono fra quelli più noti e sperimentati in vari contesti socio-politici: l'electronic town meeting (e-TM) e l'open space technology (OST). Se cercate in internet troverete informazioni a non finire su entrambi. Il terzo invece, che abbiamo chiamato PARTY (partecipazione attiva riunendo tavoli interagenti) è quello elaborato dall'Associazione per una Sinistra Unita e Plurale-Rete@sinistra, applicato in dieci casi nel corso degli ultimi tre anni.

Perché questo metodo? L'OST si adatta bene a realtà poco strutturate e quando l'obiettivo non è tanto una decisione quanto un confronto istruttorio approfondito, invece l'e-TM si presta bene a gestire eventi partecipativi particolarmente numerosi e mette l'accento sul momento decisionale attraverso il voto elettronico su alternative secche.  Il PARTY permette di gestire eventi fra le 40 e le 400 persone ca. raggiungendo un buon equilibrio fra discussione e decisione. Esso assume dell'e-TM la produzione/circolazione di materiale elaborato precedentemente, la (relativa) rigidità della formazione dei gruppi/tavoli di lavoro, la votazione individuale del documento conclusivo (in plenaria). Dell'OST si assume invece soprattutto la possibilità di cambiare argomento e di cambiare gruppo-tavolo, l'assenza di figure "professionali" per facilitare e resocontare la discussione nei singoli gruppi, l'impegno a chiudere il report prima dello scioglimento del gruppo. Il metodo presenta costi contenuti, soprattutto rispetto all'e-TM che richiede un apparato tecnologico professionale.


Il libro ha la prefazione di Paul Ginsborg, con il quale abbiamo condiviso buona parte di questa esperienza.

Il libro si può acquistare (su ordinazione) presso il nodo di Alba Siena al prezzo di 10 € che vanno a finanziare in parte ALBA nazionale e in parte il nodo locale.

martedì 16 ottobre 2012

Acqua e Beni Comuni

venerdì 19 ottobre >> ore 17.30 - 20.00
Oratorio S. Stefano >> La Lizza n° 2
piazza Gramsci >> Siena

Acqua e beni comuni
Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) e Rete Europea per l'acqua

Verso il Forum internazionale Firenze 10+10
(Firenze 8-11 novembre, Fortezza da Basso)
Unire le forze per un'altra Europa.
partecipano
Tommaso Fattori [Rete Europea dei Movimenti per l'Acqua]
Corraddo Oddi [CGIL Funzione Pubblica]
organizzano
Comitato Senese Acqua Bene Comune
>CGIL Funzione Pubblica
a seguire aperitivo


aderiscono
Acu Siena, Atelier vantaggio donna, Auser Siena, Attac Valdelsa-Chianti, Cobas Siena, DAS Dimensione Autonoma Studentesca, Link Siena, Circolo decrescita del Chianti, Serpe Regolo, U.S.B. Siena, Progetto Vivere Vegan, Rifondazione Comunista Provinca Siena, Sinistra Critica Toscana, Alba Siena, Movimento 5 Stelle Siena, IDV Siena, Assemblea Siena Beni Comuni, Rete di Solidarietà, Federazione Toscana Partito dei Carc, Siena Art Institute, Cantieri Sociali per Castelnuovo Berardenga, Libera a Siena, Osservatorio per la Cultura a Siena, Sinistra per Siena – Circolo Città Domani, Casole Nostra, WWF Siena, Ecomuseo Borgo la Selva, Maremma Libertaria e coord. S-Iena Libertaria.
Firma e fai firmare per l'acqua come diritto umano universale.
In Italia e in Europa.
Scopri come su www.acquapubblica.eu

giovedì 11 ottobre 2012

Benvenuti

Benvenuti nel blog di Alba - Nodo di Siena.

Il blog è in costruzione, tornate a trovarci presto per nuove informazioni relative ad Alba - Soggetto Politico Nuovo.