giovedì 9 maggio 2013

Ripartire dal Diritto Fondamentale alla Salute

Salute : “Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità” OMS 1948

Siamo propensi ad immaginare come certe Dichiarazioni, l’acquisizione di Diritti Fondamentali, come quello alla Salute, siano punti fermi dai quali partire, imprescindibili, inalienabili, indiscutibili. Purtroppo la realtà dei fatti ci dimostra quotidianamente che non è così.

Anche Siena sembra incapace di distinguersi positivamente nella gestione della Salute Pubblica.

Le incongruenze sono lampanti: il Policlinico Le Scotte (“Complesso Ospedaliero di Rilievo Nazionale e ad Alta Specializzazione” – così recita l’insegna) proporzionalmente alla sua estensione territoriale continua a custodire le logiche di un sistema clientelare in cui la frammentazione delle cattedre o dei reparti non risponde certo alle necessità della popolazione di utenti. Per ridurre i costi della spesa sanitaria, però, gli unici posti ad essere tagliati non sono quelli degli apicali di fantomatiche Unità Funzionali o Articolate, ma i posti letto e i tempi di degenza.

Siamo sicuri che una struttura ospedaliera per dimostrare la sua efficienza da un lato possa investire per dotarsi delle più alte tecnologie e dall’altro non riesca a sviluppare alcun sistema per far fronte in tempi ragionevoli alle numerose richieste di visite specialistiche o esami radiologici?
E’ possibile che l’unica alternativa proposta per abbreviare le liste d’attesa sia rappresentata dalla libera professione? Crediamo che sia opportuno rivedere questa prassi che di fatto cancella le competenze e le mansioni del servizio pubblico obbligando l’utente a richiedere prestazioni di tipo privato non certo per libera scelta.

Da anni, ormai, le politiche sanitarie sono rivolte ad una sempre migliore organizzazione delle reti assistenziali territoriali. Una popolazione più anziana e la prevalenza di patologie croniche di fatto impongono la realizzazione di percorsi capillari che riescano a garantire cure mediche domiciliare o decentrate. Spesso, invece, questi ambiti rimangono lacunosi e la soluzione delle singole problematiche affidata ancora una volta alla disponibilità di risorse dei singoli. A nostro parere l’eccellenza di un servizio sanitario si costruisce proprio a partire dal territorio, dalla riqualificazione del rapporto paziente/medico di medicina generale, dalla garanzia di un presidio di assistenza domiciliare costantemente presente, dalla creazione di percorsi sostenibili e accessibili per l’assistenza agli anziani e per le diverse terapie riabilitative.

Alcuni dati hanno confermato come la crisi economica sia stata responsabile di un allontanamento dei cittadini dai percorsi di prevenzione. Gli indicatori di qualità nell’assistenza sanitaria evidenziano come le campagne di informazione e di prevenzione rappresentino lo strumento più efficace per garantire la salute di una popolazione. E’ necessario che venga sostenuta e incentivata una politica che anteponga ai costi della spesa sanitaria la certezza di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per continuare a preservare la salute della propria cittadinanza.

Crediamo, infine, che proprio perché il benessere di un individuo non sia rappresentato esclusivamente dall’assenza di malattia, ma che piuttosto sia il frutto di un’intersezione inscindibile che lega la sua persona al suo stato sociale, alla sua realizzazione lavorativa, abitativa, familiare, alla sua sicurezza e alla possibilità di garantirla ai suoi cari, crediamo che l’amministrazione di un territorio come quello senese debba impegnarsi per costruire e completare questo intero percorso. Un vero percorso di eccellenza.

Mario Savino
Alba (Alleanza Lavoro Beni comuni Ambiente)
candidato in "Sinistra per Siena"

Mario Maiorano
candidato in "Sinistra per Siena"

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